L’organizzazione dell’evento fu affidata all’Aeroclub di Mondovì (all’epoca presieduto da Giovanni Aimo), che condusse l’evento con un enorme sforzo di coordinamento e gestione. Nessun pilota di Mondovì prese parte alle gare. A contendersi il titolo di campione mondiale c’erano alcuni fra i migliori piloti al mondo, come l’allora campione mondiale Francois Messines, il vincitore della prima edizione dei WAG Uwe Schneider, il giapponese Masahiko Fujita, vincitore della seconda edizione svoltasi in Andalusia, gli statunitensi John Petrehn e Joe Heartsill, già campioni del mondo rispettivamente nel 2006 e nel 1995. Direttore di gara fu lo statunitense David Levin (lo stesso che diresse i Campionati 2008). Paolo Bonanno, fu il responsabile della sicurezza dell’evento. La giuria internazionale era presieduta da Jean Claude Weber, presidente della Commissione Internazionale per l’Aerostatica della Federazione Aeronautica Internazionale.
Le gare furono tutti task molto impegnativi, seguiti digitalmente con i tracker installati a bordo dei palloni. L’evento ebbe anche un momento… da brivido, quando la mongolfiera del pilota francese Jean-Pierre Heleu andò a scontrarsi contro un cavo elettrico (per fortuna evitando gravi conseguenze). Il podio finale si concluse con un doppio piazzamento tedesco: primo posto per Sven Goehler, secondo per Uwe Schneider. Al terzo posto lo statunitense Joe Heartsill. Il team Charbonnier ce la mise tutta: il pilota italiano raggiunse la seconda posizione nella penultima giornata di gare, poi un imprevisto problema al pallone lo costrinse a dire addio al podio, piazzandosi comunque all’ottavo posto nella classifica finale, un grandissimo risultato per un italiano.
L’evento sportivo fu “contornato” da una serie di “voli fiesta” (extra campionato), coordinati da Paolo Oggioni: una sorta di meeting estivo che fu vinto dal pilota svizzero Peter Blaser, davanti a Oggioni che si classificò secondo.
I World Air Games del 2009 rappresentano un vero punto di svolta per la storia delle mongolfiere a Mondovì: quell’anno la città divenne a tutti gli effetti uno dei posti più famosi al mondo per il volo in balloon, guadagnandosi il titolo di “Capitale delle mongolfiere”. In quegli anni il Raduno dell’Epifania raggiunse i suoi massimi livelli in quanto a partecipazione di palloni, con circa 40 mongolfiere in volo nei cieli di Mondovì.